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James Simon e la Nofretete


Per la vostra prossima visita di Berlino non possiamo che consigliarvi di andare a visitare il “Neues Museum”, superbamente ristrutturato da David Chipperfield. Un’architettura eccezionale che ha saputo preservare e oseremmo quasi dire arricchire quella originale di Stüler.


Cuore del museo è il busto della regina egiziana Nofretete. Un busto di una bellezza senza età, quasi perfettamente conservato, con colori brillanti e armoniosi. Le labbra sono rosse e carnose, gli occhi seri e pensosi sono dipinti di nero, ma quel che più sorprende sono le piccole rughe che addolciscono il viso della regina.


Soprattutto perché Nofretete, sposa del faraone Akhenaton e madre del famosissimo Tutanchamon, veniva venerata come una dea dai suoi sudditi. Quindi le rughe erano parte dell’ideale di bellezza e di saggezza di questa grande donna…


Un tesoro senza età che non arrivò a Berlino grazie a scavi finanziati dalla casa reale degli Hohenzollern, come si potrebbe pensare. Fu un cittadino privato, James Simon, a finanziare tutti gli scavi all’inizio del ventesimo secolo e poi a donare i reperti ai musei statali.


Un cittadino privato. Ebreo. Che come tanti altri ebrei tedeschi ha voluto dare un contributo allo stato e a quella che sentiva essere la sua patria. Perché gli ebrei tedeschi spesso si sentivano più tedeschi dei tedeschi.


E proprio dietro il Neues Museum probabilmente noterete un cantiere, direttamente sul fiume. Stanno mettendo le fondamenta di un nuovo edificio, che andrà a fare da ingresso per tutta l’isola dei Musei. Le fondamenta di quella che sarà… la “James Simon Galerie”.


(Foto: REUTERS)



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