I magazzini Wertheim
C’è stato un tempo in cui Berlino vedeva la nascita di centri commerciali ad un ritmo impressionante. Soprattutto verso l’inizio del XX Secolo alcuni di questi segnarono la storia del commercio berlinese e non solo. Tra loro sono sicuramente da ricordare il KaDeWe e i magazzini Wertheim.
I magazzini Wertheim in particolare definirono una rivoluzione nel campo del commercio. La biografia del loro fondatore, Georg Wertheim (1857- 1939), è in qualche modo esemplare della storia di una intera generazione di ebrei tedeschi che dopo secoli di emarginazione e limitazione era stata in grado, grazie soprattutto alla introduzione dei pari diritti nel 1848, di integrarsi lentamente nella società tedesca e sviluppare pure una certa abilità imprenditoriale.
La carriera di Georg cominciò in realtà a Strahlsund molti anni prima, nel 1875, quando con i fratelli riscattò la azienda di famiglia che si occupava di pregiata passamaneria: sin da subito i fratelli Wertheim introdussero nuove forme commerciali come la possibilità di cambiare la merce già comprata ma al tempo stesso l’introduzione di prezzi fissi, seppur proporzionati e quindi onesti. Questa modalità di vendita, a cui si aggiunse più tardi l’utilizzo lungimirante dei magazzini di deposito della merce, con un abbattimento complessivo dei costi aziendali, porterà Georg ad essere in pochi anni uno dei commercianti più all’avanguardia della metropoli berlinese.
Dopo avere aperto i primi magazzini berlinesi sulla Oranienplatz (di cui è ancora oggi possibile ammirarne l’architettura Bauhaus/liberty) Georg Wertheim decise di fare il salto definitivo e progettare dei grandi magazzini sullo stile degli Harrods a Londra o i Lafayette a Parigi. A progettare i grandi magazzini venne chiamato Alfred Messel, al tempo architetto di fama internazionale che aveva negli anni sviluppato progetti per molti altri edifici chiave di Berlino (tra cui il Pergamon Museum).
Già nel 1913 i “magazzini Wertheim” erano i centri commerciali più importanti e di successo in Germania e per un buon ventennio saranno fiore all’occhiello del boom berlinese, fino chiaramente al nazionalsocialismo che nel 1937 obbligherà la famiglia Wertheim ad “arianizzare” le proprie attività, attraverso l’esproprio.
Da allora di quei magazzini sono rimaste ben poche tracce nonostante una parte della proprietà Wertheim sia passata nei decenni di mano in mano, fino a contribuire alla nascita dell’odierno Karstadt, una delle catene di centri commerciali più conosciute in Germania.
Negli ultimi mesi sembra però riaprirsi la speranza di vedere sorgere sulla Leipzigerstrasse un nuovo centro commerciale che richiami i fasti del grande successo di Wertheim. Harald Huth, promettente imprenditore berlinese è riuscito difatti a ricostruire, nel giro di poco meno di 5 anni, una ampia area commerciale proprio sull’area dei magazzini Wertheim. L’inaugurazione delle varie attività è prevista a scaglioni per tutto l’autunno 1914: ma la sfida al mito Wertheim è tutta a venire e si giocherà sulla lungimiranza e la visione commerciale dei nuovi imprenditori.